Centro Attività Culturali "don Tommaso Leccisotti" La Rievocazione Storica |
||||
Rievocazione Storica dell'arrivo a Torremaggiore dei profughi di Fiorentino L'evento che ha segnato nel XIII secolo il destino di Torremaggiore è rievocato con solennità e rigore, ossia la ripopolazione di Torremaggiore da parte dei profughi di Fiorentino, città d'origine bizantina, rasa al suolo il 26 ottobre 1255 dalle soldataglie di papa Alessandro IV, poste sotto il comando del conte Ruggero Sanseverino e controllate dal cardinale Ottaviano degli Ubaldini. Ai superstiti di Fiorentino, Dragonara e altri borghi minori, in una regione in cui infuria la guerra, non resta che trovare rifugio e ospitalità all'ombra dell'antica Abbazia benedettina di Torremaggiore. Pensano bene i profughi, per ingraziarsi quei monaci, a recare seco un'effigie raffigurante il santo di Mira, sacre suppellettili e le masserizie varie. E' l'abate Leone, feudatario del luogo ad accogliere gli abitanti e il clero di Fiorentino, sfuggendo all'attacco dei papalini. La sua devozione alla casa di Svevia gli costerà la deposizione dalla carica.
Il 26 ottobre del 1255, "...le genti de armi de lo Papa... disfecero Fiorentino e Dragonara, et uccisero tutti li Saraceni che se nce trovare... ", come ci ricorda Matteo Spinelli. In agro di Torremaggiore, a 9 km a Sud della città, sono ancora visibili i resti dell'antico abitato di Fiorentino, sorto su di uno sperone interfluviale (delimitato da Canale della Bufolo e dal Canaletto) posto lungo il tracciato della strada che da Teanum conduceva a Luceria, arteria che già nell'Età del Bronzo veniva utilizzata per la transumanza. La città si estendeva da Est ad Ovest per ca. 350 m., mentre la sua larghezza andava dagli 80 m., a livello del castello (opalatium), agli oltre 150 m. Leone d'Ostia cita quattro città fondate dal catapano Bastilo Baiohannes, ma solo di Troia riporta la data di fondazione (1018); delle altre, come la nostra, Dragonara, Tertiveri, etc.,sappiamo invece che sono sorte quasi contemporaneamente a quella. Fiorentino, come gli altri insediamenti citati, nasce per difendere la frontiera nord della Longobardia bizantina vale a dire la Puglia centro-settentrionale, dalle scorrerie dei Normanni e per ripopolare il Tavoliere, allora semideserto. La città nasce vicino ad un abitato più antico, ma già da tempo scomparso e dimenticato: si tratta, quindi, di una creazione "ex nihilo" voluta dai bizantini per precise strategie politico-militari.
Gli abitanti di Fiorentino solo in parte erano di
origine o di tradizione greca (come a Dragonara e altrove sono presenti preti
regolarmente sposati con prole), tant'è che tra il 1044 e il 1046 trumarca della
città è un certo Landone (I. M. Martin: Fiorentino -1 -1982), che dal nome
tradisce la sua origine longobarda; mentre la stessa cattedrale di Fiorentino è
intitolata all'arcangelo Michele, il santo patrono del popolo longobardo.
" Torremaggiore e il Corteo Storico di Fiorentino" Ciro PANZONE - 1987 -
|
|
|||
![]() Memorandum |
||||
Curriculum Direttore Artistico |
Home Multimedia Partner&Amici Medioevo Contatti
Copyright © 2012 − Centro Attività Culturali "Don Tommaso Leccisotti" Torremaggiore (Fg) ¬
Home Multimedia Partner&Amici Medioevo Contatti
Copyright © 2012 − Centro Attività Culturali "Don Tommaso Leccisotti" Torremaggiore (Fg) ¬